L'Art&Bike GilcoLab è dedicato alla memoria di Gilberto Colombo: una figura di straordinario inventore e progettista, che inizia a firmarsi con la sigla Gilco fin dai primi disegni infantili. Nel 2017 il marchio Gilco ha compiuto 70 anni; nella sua storia c'è la memoria di Gilberto Colombo, oggi tenuta viva da coloro che lo hanno conosciuto e amato. Anche l'Art&Bike GilcoLab, che ospita nei suoi spazi un'esposizione permanente di progetti Gilco, è un luogo nato da questa storia, e dalla volontà di consentire a tutti di attingervi ispirazione.
Gilberto nasce nel 1921; a 17 anni inizia a collaborare alla fabbrica del padre e qui, a soli 21 anni, diventa Direttore tecnico impegnandosi nella messa a punto degli impianti e delle tecniche produttive dei tubi rinforzati. Da allora tutta la sua vita sarà una ininterrotta avventura creativa e inventiva:
Anni Quaranta
Nel 1940, frequentando i primi anni di Ingegneria al Politecnico di Milano, Gilberto conosce fra i docenti Mario Speluzzi, che è anche direttore tecnico nell'ambiente dell'automobilismo sportivo; e qui si approfondisce la sua passione per le problematiche della progettazione in questo campo.
Nel 1946 l’incontro a Modena con Enzo Ferrari da cui inizia un rapporto che, sul piano professionale, sarà di serrata collaborazione fino al 1956, mentre sul piano personale durerà tutta la vita. Gilberto si applica alla progettazione delle auto sportive per Ferrari, avviando in proprio la produzione di telai in un reparto dedicato alle applicazioni automobilistiche denominato GC, che allestisce all'interno della A.L. Colombo.
Nel 1947 costituisce anche la società Gilco Autelai. Il primo telaio Gilco viene realizzato per una rielaborazione della Maserati Formula 1 della scuderia Milan dei fratelli Ruggeri. Nel maggio dello stesso anno la Ferrari inizia l'attività sportiva con la 125. In autunno inizia a correre la più potente 159. La Gilco Autotelai conosce una rapida crescita, con commesse trimestrali di 25-30 telai e consegne al ritmo di circa 15 giorni per telaio.
Anni Cinquanta
Nel 1955 ha luogo, alla 24 ore di Le Mans, il gravissimo incidente che causa anche l'arresto delle corse per sei mesi, mettendo in difficoltà tutto il settore delle vetture sportive. Gilberto ne resta molto turbato anche sul piano umano. In questo periodo inizia a orientare la sua attività sempre più dalla produzione alla progettazione, includendo nuovi campi di interesse. Mentre la Gilco riduce progressivamente la produzione dei telai per auto, Gilberto Colombo inizia a progettare anche case e barche.
Anni Sessanta
Negli anni Sessanta Colombo si rende del tutto indipendente dall'attività paterna e approfondisce il suo interesse nel campo della nautica e dell'architettura; è questo il periodo in cui progetta e costruisce le due case di famiglia sul lago, a Lierna. Nei primi anni Sessanta nasce l'idea di migliorare lo scafo dell’imbarcazione da regata di classe Star; e già nel 1965 Gilberto costruisce artigianalmente il primo esemplare di Star da lui progettato, che battezza Roberta (come la figlia), attivando a Lierna un piccolo cantiere nautico che proseguirà la propria attività fino al 1975, producendo circa venti scafi.
Nel 1966, inoltre, acquisisce la Trafiltubi, nella sede di Novegro dove opera tuttora; e ne specializza la produzione in tubi d'acciaio di alta qualità, non solo tondi ma anche con profili speciali, studiati per le applicazioni più sofisticate. Il marchio Gilco inizia così a operare in sinergia con una realtà produttiva in grado di realizzare le soluzioni tecnologiche più sofisticate in risposta ad esigenze estreme.
Anni Settanta
Fra le attività progettuali di Colombo, in questo periodo, ci sono anche le macchine speciali che inventa e mette a punto personalmente per la Trafiltubi: fra queste le straordinarie "trafile a tamburo", in grado di trafilare più tubi contemporaneamente, che restano per lunghissimo tempo esclusiva assoluta della Trafiltubi stessa. In piena attività, inoltre, non solo il cantiere nautico da lui allestito sul lago di Como, ma anche la sua collaborazione con cantieri Folli e Lillia. La Star Roberta II, dopo essersi aggiudicata il secondo posto nel 1972, conquista il primo posto al Campionato italiano; come equipaggio Marco Colombo (figlio di Gilberto), insieme a Davide Sigurtà. Nel 1975 la Roberta III, con lo stesso equipaggio, vince il Campionato italiano.
Anni Ottanta
Per quasi tutti gli anni Ottanta le imbarcazioni nate dai progetti di Gilberto, quali le Star dei cantieri Folli e Lillia, conoscono affermazioni internazionali; come la prima vittoria al Campionato del mondo, conseguita nel 1980 da Antonio Gorostegui con uno scafo Star di Folli.
Nel frattempo, all'interno della Trafiltubi nasce il RAS (Reparto Applicazioni Speciali), nel quale si producono i tubi più speciali per i telai di biciclette da corsa e da record, e per le migliori Case produttrici di biciclette di alta gamma.
Nel 1983 Gilberto progetta il celebre tubo “a sezione stellare”, caratterizzato da quattro nervature longitudinali di irrigidimento, e il telaio Master per casa Colnago.
Contestualmente Gilberto e il figlio Marco iniziano studi per l'applicazione dei tubi Trafiltubi alla tecnologia per le lampade. Da questo studio nascerà il progetto della celebre lampada Dove (design Marco Colombo & Mario Barbaglia), ove tubi estremamente sottili ma ad alta resistenza fungono da sostegno e anche da conduttori dell' alimentazione.
Gilberto Colombo mette a punto in questo periodo numerosi brevetti destinati a rivoluzionare la storia della bicicletta; fra questi quello per una trafila speciale oleodinamica, atta a imprimere spessori differenti nello stesso tubo, e quello per un nuovo concetto di congiunzioni. I suoi studi per la progettazione di un telaio per bicicletta da record si orientano intanto ad avvicinare al centro la ruota posteriore e a ribassare la posizione del manubrio; inoltre a differenziare la sezione dei tubi per garantire maggiore leggerezza.
Ricerche che lo porteranno a progettare la Laser (poi prodotta da Cinelli), che nel 1991 conquisterà il Compasso d’Oro. Gli studi per l'utilizzo di tubi a sezione differente sfoceranno nel telaio Multishape, per Columbus; il tubo Master viene utilizzato per il telaio di una bicicletta da pista. Nel 1985 esce la Dove: una lampada che destinata a diventare oggetto cult del design: con continuo successo resterà ininterrottamente in produzione da allora fino ad oggi (attualmente prodotta da Cassina).
Nel 1986 ben dieci dei primi undici posti del Campionato del mondo della classe Star vengono conquistati da imbarcazioni costruite dai cantieri Folli e Lillia.
Nel 1987 il tubo Master viene utilizzato per la costruzione del telaio Dual a diagonale sdoppiata.
1988
Nel mezzo di un periodo intensamente creativo, Gilberto Colombo muore a soli 67 anni.
1988-oggi
Il patrimonio di invenzioni e di soluzioni stilistiche che Gilberto ci ha lasciato ispira ancor oggi gli appassionati. Il suo archivio tecnico è custodito dall'azienda da lui fondata (la Trafiltubi), che resta animata da una profonda passione, e continua a sviluppare il lavoro da lui avviato secondo una filosofia fedele alla sua vocazione originaria.
Nel 2017, per i 70 anni della Gilco, è stata realizzata una mostra celebrativa alla Triennale di Milano. Guarda > il video sulla mostra • Guarda > il video sulla conferenza stampa • leggi > la recensione.
Nell'ambito della Milano Design Week 2016, allo Spazio Industriale di via dei Canzi, era stato già esposto un excursus sui progetti della Gilco dagli anni Quaranta ad oggi: guarda > il video • leggi > una recensione